Colgo
l’occasione per lanciare la mia personale provocazione su quello che penso
sia un
argomento
che interessa molte persone della Valle Telesina: la Fondo Valle
Isclero.
Chi
non ricorda le polemiche che suscitò a suo tempo la realizzazione di
questa superstrada?
Lo
sfacelo ambientale, i dubbi sull’effettiva necessità, il pericolo
legato ad un tracciato sinuoso e contorto, il danno economico
provocato ai fondi espropriati e ai paesi collocati sulla vecchia S.S.
87. |
|
Ma
ormai il danno è stato fatto, quindi è inutile in questa sede
proseguire con sterili polemiche.
A
quanto sembra, però, oggi la Fondo Valle non interessa più nessuno,
visto lo stato di degrado e abbandono in cui versa
|
|
Le strisce segnaletiche sono ormai da
mesi totalmente cancellate, le sterpaglie hanno in più punti invaso la
carreggiata, nascondendo la segnaletica verticale e i catadiottri dei
guard-rail. |
|
Il fondo stradale, poi, presenta in più punti
avvallamenti e difformità. Addirittura, su diversi viadotti, le
cerniere di raccordo presentano dei salti di diversi centimetri e
l’urto che ne scaturisce ogni volta che le si attraversa, è tale da
rischiare notevoli danni alle autovetture (chi è abitudinario della
fondovalle, conosce bene il problema).
Ma purtroppo è sconsigliato fare bruschi
rallentamenti, perchè si rischia anche di subire qualche pericoloso
tamponamento!
|
|
E, come se non bastasse, molte piazzole di sosta
sono diventate delle vere e proprie discariche di elettrodomestici e
immondizia. E anche lungo il bordo del tracciato sono presenti
materiali di risulta e rifiuti vari.
Una vera vergogna, insomma, che si aggiunge alle
tante accumulate ormai in questi anni dal Consorzio di Bonifica. |
|
Sembra però che dal 1° dicembre la gestione della
Fondovalle sia stata assegnata alla Provincia di Benevento. Avremo
modo di appurare se ciò comporterà un miglioramento del servizio, che
peggio di così non potrebbe essere. |
|
L’unica cosa, invece, che sulla Fondovalle
Isclero và a gonfie vele e prolifica sempre più, è la pubblicità.
Infatti la “cura” con cui vengono sempre più spesso installati nuovi
cartelloni pubblicitari è davvero ammirevole, visto che stanno
spuntando come funghi lungo tutto il tracciato.
Cartelloni grandi, voluminosi, posizionati un pò
dappertutto, meno male che stiamo parlando di una strada concepita per
la fruizione turistica di ben due parchi regionali! |
|
Infatti in quella che doveva essere, nelle
intenzioni, una via d’accesso ai parchi regionali del Matese e del
Taburno, la sola cosa efficiente è l’installazione di orrendi
megacartelloni pubblicitari!
Ma possibile che nessuno si scandalizzi di fronte
a quest'assurda contraddizione? |
|
Ci sono paesi in Europa (Germania, Danimarca)
dove questi comportamenti non sono neanche immaginabili, e non perchè
le leggi lo vietino, semplicemente perchè esiste un altro tipo di
cultura, dove la natura viene ancora amata e rispettata e anche una
stradina insignificante viene realizzata e gestita secondo i canoni
estetici ed ambientali.
|
|
Mi venite a spiegare come si fa a conciliare la
presenza di una strada concepita per ragioni turistiche, con quella
moltitudine di insegne e cartelloni, degne di una freeway
californiana? Nella migliore delle ipotesi essa rappresenta un cattivo
biglietto da visita (se non un pugno nell’occhio!) per chi si accinge
a raggiungere la nostra zona, attratto magari dal paesaggio o da
qualche manifestazione. |
|
E non mi si venga a fare sempre il solito
discorso del profitto e del mercato, tutte quelle aziende
reclamizzate, di certo non falliranno se utilizzano altri media per
fare la pubblicità, e sappiamo bene oggigiorno quanti strumenti
abbiamo a disposizione!
Mi si può anche dire che la critica al senso
estetico ed ambientale dei megacartelloni è una considerazione
personale, sicuramente opinabile. Basti pensare che Andy Warhol ha
fatto della pubblicità addirittura una corrente artistica… |
|
C’è però un aspetto da considerare, ben più
importante, e che sicuramente non si presta a interpretazioni di tipo
soggettivo. Ed è quello della legalità.
La domanda che viene da porsi infatti è: ma sono
legali quei cartelloni?
Capisco che al giorno d’oggi certi discorsi di
civiltà, legalità, ambiente, ecologia, non trovano più spazio in una
società ormai annebbiata del mito del “profitto-ad-ogni-costo”. |
|
Ma, purtroppo, quello dei cartelloni selvaggi è
un problema che interessa l’Italia intera, essendo una materia
tutt’altro che disciplinata, e dove ognuno fa come meglio crede, in
barba a qualsiasi regola, fosse pure dettata soltanto dal senso
estetico e dal buon gusto. O meglio: le leggi ci sono anche, ma lungi
dall’essere applicate.
Pensate che i politici, in campagna elettorale,
sono i primi a non rispettarle e sono disposti a pagare anche fior di
multe pur di tappezzare i muri delle città con le loro belle facce! |
|
Anzi, a riprova di che razza di governo ci
ritroviamo, ultimamente c’è stato anche un condono di tutte le multe
fatte per affissioni abusive durante la scorsa campagna elettorale!!!
Da una recente inchiesta della Rai, effettuata
dal programma Report (Raitre), risulta che in Italia ci sono circa 70
milioni di cartelli pubblicitari e di questi oltre la metà sono
abusivi. Stiamo parlando quindi di 40 milioni di cartelli, spesso di
dimensioni molto grandi, sei metri per dieci, tre metri per sei. Una
vera miniera d'oro se venissero multati, basterebbe che ognuno di
questi fosse multato una volta per la sanzione prevista di 635.000
lire che nelle casse dello stato rientrerebbero circa 25.000 miliardi. |
|
Pensate inoltre che su 7.000 persone che muoiono
in Italia per incidenti stradali ogni anno, circa il 14%, quindi 1.000
persone, muoiono perché sono state distratte durante la guida da un
cartello pubblicitario.
L’articolo
23 del Codice della Strada,
che disciplina tale
materia, dice che
“lungo
le strade od in vista delle stesse, è vietato collocare insegne,
pannelli, cartelli che per loro dimensione foggia o colori, possano
ingenerare confusione rispetto ai cartelli stradali, rispetto alla
segnaletica, possano rendere difficile la comprensione della
segnaletica stessa, possano distrarre o rendere disturbo all'utente”. |
|
E' evidente che non tutti i cartelloni sono
abusivi, e cioè tutti quelli che non disturbano tanto. Per dare delle
cifre, 95 cartelloni su cento presentano delle irregolarità.
Si potrebbe scendere nel dettaglio sui vari tipi
di violazione di questi cartelli, tipo quelli posti in prossimità
degli svincoli o sulle isole di canalizzazione (e sulla fondo valle
abbondano!), ma credo che la cosa migliore da fare sia coinvolgere le
autorità competenti. |
|
Per concludere, pongo quindi i miei quesiti,
che credo siano più che legittimi:
Ø
Chi è responsabile
della manutenzione della Fondovalle Isclero?
Ø
Perchè si continua a
non fare nulla?
Ø
Perchè si permette di
tappezzarla di pubblicità?
Ø
Quando la finiranno di
installare cartelloni?
Ø
Quando verranno
rimossi tutti quelli non conformi?
Per maggiori dettagli potete visitare il sito RAI all'indirizzo:
http://www.report.rai.it/2liv.asp?s=87
Saluti a tutti e grazie dell’attenzione
|